RADIOFARMACI: LA DIAGNOSI E LA TERAPIA NELL’ERA MOLECOLARE. LE SFIDE DEL NUOVO MILLENNIO

Apre la sessione il prof. Giuseppe Procopio facendo una introduzione globale sul carcinoma della prostata, sottolineando quanto i radiofarmaci stiano assumenti un impatto clinico importante in questa patologia. Il tumore della prostata colpisce 40 mila casi all’anno con un aumento incalzante dell’incidenza negli ultimi anni e con una prevalenza di 500 mila casi.

Grazie al progresso tecnologico e farmacologico l aspettativa di vita è passata da un anno a cinque anni ad oggi portando ad una cronicizzazione della malattia.

Le analisi genetiche rappresentano un punto fondamentale per la scelta terapeutica più appropriata e negli ultimi anni è stato possibile caratterizzare il tumore anche dal punto di vista recettoriale tramite la diagnostica PET/TC con 68Ga -PSMA. La nuova frontiera nel trattamento del carcinoma prostatico  metastatico resistente alla castrazione progressivo e positivo all’antigene di membrana specifico della prostata è rappresentato dalla RadioLigand Therapy (RLT) con Lutezio (177Lu) -PSMA e quindi dalla teragnostica. Con teragnostica si intende l’impiego di radiofarmaci marcati con radioisotopi a scopo di diagnosi specifici verso il PSMA, allo scopo di rilevare i pazienti candidabili alla terapia con radioligandi e quindi trattare le lesioni individuate con radiofarmaci recettoriali verso il PSMA marcati con radioisotopi β e  α emittenti terapeutiche. Tale terapia è risultata efficace sia in termini di riduzione delle lesioni che in termini di PFS.

Il  Farmacista Ospedaliero, in quanto professionista del farmaco,  risulta essere una figura di fondamentale importanza nell’intero processo di gestione del Radiofarmaco, apportando il suo contributo sia per le competenze normative che tecnico-farmaceutiche.  Durante la sessione è stato presentato dalla Dr.ssa Stefania Agostini l’impatto economico della tegnagnostica effettuato tramite l’analisi HTA. L’analisi è stata effettuata analizzando l’evidenze scientifiche a supporto dell’utilizzo del farmaco (metodo GRADE), valutazioni economiche (costi diretti e indiretti) e le sfide organizzative.

Dall analisi è emerso che L’investimento economico è sicuramente importante (direttamente correlato al prezzo

che sarà stabilito per il RF) ma sfruttare e valorizzare le competenze già presenti in

APSS consentirà di ridurre fenomeni di migrazione sanitaria, migliorare la qualità della vita dei pazienti con mCRCP e di volgere lo sguardo verso l’innovazione.

 

Maria Sole Giurin

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