Da anni il Congresso SIFO è uno degli ambiti scientifici più autorevoli di riflessione, di dibattito e di approfondimento sul presente e futuro del nostro sistema sanitario. È un’autorevolezza che ci viene riconosciuta a livello istituzionale e professionale, e che anche nell’appuntamento di Genova 2025 intendiamo confermare. E per farlo dobbiamo mettere in gioco noi stessi, le nostre competenze, le nostre visioni prospettiche, le nostre responsabilità. Tutto questo non ci spaventa e, al contrario, ci stimola e ci conduce a guardare in avanti.

Questo “mettersi in gioco” ci ha guidato verso il titolo del XLVI Congresso Nazionale, che giunge mentre ogni professionista, ogni esperto, ogni cittadino sente il bisogno di un cambiamento positivo e propulsivo della sanità italiana. Cambiamento: al centro del Congresso c’è proprio il cambiamento. Anzi – per dirla come Papa Francesco – stiamo vivendo qualcosa di più radicale, perché non stiamo vivendo in un’epoca di cambiamenti, ma in un cambiamento d’epoca, un periodo strategico che richiede nuovi linguaggi, competenze, modelli, relazioni e la flessibilità di pensare fuori dagli schemi, gestendo l’incertezza e la sempre crescente complessità.

Siamo convinti che la vera sfida di questo periodo di cambiamento sia questa: non attendersi il tocco di bacchetta magica che dovrebbe far apparire come dal nulla un nuovo SSN prodigiosamente performante, equo ed universale. Oggi ognuno è chiamato ad essere motore propulsore e cuore del miglioramento complessivo.

Ecco quindi, il motivo del titolo del Congresso SIFO 2025: Protagonisti del cambiamento: sinergie tra professioni, competenze, strumenti e strategie per un sistema salute vincente. La parola chiave di questo nostro presente è dunque: protagonisti di quel cambiamento da tutti atteso. Non più spettatori, ma attori di una nuova costruzione sociale, scientifica, sanitaria, professionale e di governance.

Per noi farmacisti ospedalieri e dei servizi territoriali, il primo cambiamento è certamente la consapevolezza che dobbiamo lavorare in una dimensione autenticamente multidisciplinare e multidimensionale, nel rispetto, naturalmente, dei ruoli e delle competenze di ciascuno. Abbiamo già imparato a lavorare con ruoli amministrativi, come ad esempio i provveditori, con i clinici e con gli infermieri, ma non basta. È necessario ampliare, non le interlocuzioni, ma le sinergie e gli scambi con molti altri profili professionali ormai imprescindibili: ingegneri clinici, statistici, matematici, tecnici, informatici, psicologi, bioeticisti, economisti sanitari, esperti di distribuzione e logistica, professionisti dell’ambiente. Crediamo in questa multiprofessionalità e multidisciplinarità a tal punto che abbiamo voluto che fosse fortemente rappresentata nel nostro Comitato Scientifico, che è l’autentico cuore pulsante del programma del Congresso di Genova. Ed ecco dunque nascere un programma congressuale che è per sua natura incentrato sul dialogo, sull’affronto della complessità a partire dal valore della condivisione delle prospettive, del confronto migliorativo, della messa in comune delle competenze virtuose trasformate in strategie e strumenti.

Il nuovo SSN parte da qui e coinvolge in questa capacità di sviluppo collaborativo tutti i livelli decisionali, le organizzazioni territoriali, la ricerca e l’innovazione, la necessità di equità, l’accesso tempestivo alle terapie, la nuova logistica più sostenibile, l’equilibrio economico, il compito del mondo della produzione, l’ascolto della voce dei pazienti e delle loro associazioni. Con un’ultima sottolineatura: se il tema è il cambiamento, il nuovo paradigma che inevitabilmente intendiamo approfondire è quello dell’innovazione tecnologica avanzata e dell’intelligenza artificiale. Questi aspetti saranno sviluppati da una parte con il Lab L.I.F.E., dedicato a condividere esperienze di innovazione e di AI sul campo, poiché riteniamo che il Congresso sia un momento importante di formazione; dall’altra saranno presenti con una loro declinazione trasversale e operativa in ciascuna main session congressuale.

Nel suo insieme siamo convinti di aver identificato un percorso stimolante e nuovo per i farmacisti ospedalieri e per i professionisti di tutto il comparto sanitario. Ci attendiamo, alla prova dei fatti, di poter così contribuire a quel piccolo, ma concreto ed autorevole passo avanti sulla strada del miglioramento del SSN.

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